Analisi

Elezioni, Toscana-Italia: se 20 diventa 31 (ma non chiamiamoli sondaggi)

Premessa d’obbligo: è poco più di un gioco, senza alcuna pretesa di attendibilità, ma visto che nei giorni scorsi un presunto sondaggio (che sondaggio non era) ha rimbalzato sui media e sui telefoni di moltissimi toscani diciamo anche noi la nostra. In “E se cadesse la Toscana?”, nel capitolo dedicato alla storia politica della regione, abbiamo evidenziato una costante che ha accompagnato i risultati elettorali nei decenni: la percentuale di scarto tra voto nazionale e voto regionale per i singoli partiti, ma in particolare per la sinistra. In Italia il principale soggetto della sinistra prendeva il 20%? In Toscana prendeva il 33%. Scarto soggetto a variazioni minime, ma negli ultimi anni consolidato intorno a 11 punti.

Nel grafico  sono riportati i dati nazionali e toscani di ciascun partito in occasione delle Politiche del 2018 e delle Europee del 2019. In entrambe le occasioni il Pd ha ottenuto in Toscana circa 11 punti in più rispetto al dato nazionale, i soggetti minori del centrosinistra un risultato analogo, mentre la sinistra toscana migliora del 60 per cento la sua performance nazionale.

Nel centrodestra l’opposto: Forza Italia perde circa il 30 per cento, Fratelli d’Italia ha visto migliorare il suo risultato elettorale nazionale, ma proprio in funzione di questa ascesa paga il prezzo in termini di scarto (circa il 25 per cento), così come la Lega che raddoppia i suoi voti a livello nazionale ma in Toscana lascia per strada circa il 10 per cento.

La differenza maggiore si nota nel Movimento 5 Stelle che nel 2018 ha registrato uno scarto di circa l’8%, sceso al 4,5 l’anno successivo.

Tendenze in parte confermate anche da due sondaggi – uno a livello nazionale, l’altro a livello regionale – realizzati in contemporanea (metà febbraio scorso) dallo stesso istituto, EMG.

Come si nota dal grafico, il Pd in Toscana registra uno scarto positivo di circa il 50 per cento (10,5 punti percentuale), mentre la Lega perde il 10 per cento (tre punti percentuale), i satelliti del Pd confermano il dato nazionale grazie al buon risultato toscano di Italia Viva (più 3,7%). Va peggio per Forza Italia che in Toscana lascia per strada i “soliti” tre punti, corrispondenti però a oltre il 50 per cento, e il Movimento 5 Stelle (-60 per cento). Al contrario, Fratelli d’Italia cresce in Italia e paga minimamente (poco più del 10 per cento) questa rapida ascesa.

Ripetiamo, è poco più di un gioco, anche perché non tiene conto più variabili: l’affluenza (e la capacità di mobilitazione dell’elettorato da parte dei contendenti), l’attrattività dei candidati presidente e il fatto stesso che le intenzioni di voto tra elezioni politiche e regionali possono essere diverse.

Quando uscirà il prossimo sondaggio verificheremo la persistenza di queste tendenze.

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